Rio, la prima Gmg di Francesco, Papa dalla “fine del mondo”
PDF Stampa E-mail

Luca Rolandi, reduce dalla giornata mondiale della gioventù, ci ha inviato alcune riflessioni sul viaggio di Papa Francesco in Brasile. Un approfondimento per i nostri lettori.

agosto 2014

L’atmosfera carioca di Rio de Janeiro è stata magica, lo hanno testimoniato i 3 milioni di giovani che hanno celebrato con il Papa una delle piu’ riuscite Gmg da quando sono state istituite.

Il primo viaggio internazionale del nuovo pontefice è stato denso di sorprese. Innanzitutto hanno colpito la vitalità e la resistenza di Francesco, che in nessun momento si è risparmiato e non ha mai mostrato segni di stanchezza. Anzi, proprio nel rapporto con le persone, nel contatto con i giovani - che gli hanno dedicato un'accoglienza straordinaria - Bergoglio ha mostrato una sorprendente energia. Non ci sono stati problemi di sicurezza, nonostante le polemiche per la scelta fortemente voluta dal Papa di non usare la vettura con i vetri blindati preferendo invece la jeep bianca utilizzata in piazza San Pietro.

Durante la settimana in Brasile, il Papa ha lanciato messaggi precisi alla politica: ha invitato a seguire pervicacemente la via del dialogo e dell'incontro, ha detto che non basta la «pacificazione» perché nessuna società sarà mai pacificata se permangono le disuguaglianze sociali. Ha chiesto alla politica di impegnarsi per sradicare la povertà.

I due discorsi tenuti a Rio ai vescovi Brasiliani e a quelli Latini, sono stati fondatori. Lunghi una decina di pagine ognuno, redatti di suo pugno, mostrano come, per esempio, la volontà della “sinodalità” del Papa – termine ecclesiastico che descrive un governo della Chiesa meno centralizzato, basato su un concilio di vescovi o cardinali attorno al Papa – non sia tanto l’espressione di un progressismo rampante, bensì di un riequilibrio di un eccesso del potere clericalizzante della Curia Romana durante questi ultimi dieci anni.

Papa Francesco ha sorpreso anche i giornalisti al seguito e non ha mancato di rispondere a tutte le richieste, anche le più delicate e spinose, dalla riforma dello Ior al caso Ricca, dalla lobby gay a Vatileaks fino al contenuto della borsa di cuoio nera che ha portato personalmente come bagaglio a mano imbarcandosi sull'aereo.