Piccolo, potente e veloce; ma ancora pressoché sconosciuto in Italia. Secondo studi recenti, il forno a microonde raccoglie consensi solo dal 15 per cento delle famiglie del Bel Paese che, da buone forchette, privilegiano da sempre la cucina tradizionale. Eppure, sono molti i vantaggi per chi è solito usare questo prezioso elettrodomestico. Il forno a microonde, per esempio, cuoce i cibi in poco tempo, garantendo un pasto completo anche ai lavoratori più frettolosi; ma, soprattutto, consente di non far attaccare gli alimenti ai recipienti, favorendone una facile pulizia. Da un punto di vista nutrizionale, pare che le vitamine e i sali minerali presenti negli alimenti vengano preservati meglio, in quanto questo tipo di cottura è più veloce rispetto ad altri metodi del 50-75 per cento. Si può, fra l’altro, cucinare senza grassi, dal momento che le microonde sfruttano già quelli contenuti nei cibi; ecco perché la cottura a microonde si dice favorisca una cucina dietetica. Contro bollette bollenti, il forno a microonde lavora su un significativo risparmio dell’energia elettrica, proprio perché non deve essere pre-riscaldato, riuscendo così a scongelare in pochi minuti anche i surgelati. Per sfatare il mito più discusso, occorre aggiungere, infine, che la cottura a microonde, provocando la vibrazione continua delle particelle d’acqua nei cibi, permette di non creare bruciacchiature e rosolature, da sempre accusate d’essere le fonti di sostanze potenzialmente cancerogene. Niente paura, dunque: pare che il microonde abbia tutte le carte in regola per entrare nelle cucine degli italiani. E c’è di più; secondo la multinazionale NCR, a breve, questo elettrodomestico potrà diventare l’apparecchio del futuro, per collegarsi su Internet, fare shopping telematico e addirittura guardare la televisione. Tutto grazie alla microonde, molto simili alle onde della luce e delle trasmissioni radio e TV. |