Under 30, laureato, californiano questa è la carta d’identità di Daniel Seddiqui, un giovane che ha trovato 50 lavori diversi in altrettanti stati degli Stati Uniti d’America.
La storia di Daniel è uguale a quella di tanti altri ragazzi che, dopo l’università, cominciano a fare colloqui per trovare un lavoro. Anche per lui ci sono state solo porte chiuse, “ho fatto più di 40 interviste ma nulla”. Daniel però non si è dato per vinto e ha iniziato una vera e propria maratona lavorativa che lo ha portato in 50 città, dove si è cimentato in svariate attività.
Ha cambiato mestiere ogni settimana e non ha mai avuto una pausa. Daniel ha da subito attirato l’attenzione dei media locali per poi balzare agli onori della cronaca internazionale. Solo 2 anni fa era un ragazzo come tanti, una persona che doveva fare i conti con la crisi e con l’incubo del precariato a vita. Oggi è un professionista affermato grazie ad una carriera improvvisata e costruita in “soli” 250 giorni lavorativi.
Noi lo abbiamo contatto via e-mail e abbiamo avuto l’intervista in tempo reale. Daniel, nonostante il successo, ha risposto con grande entusiasmo perché spera che la sua esperienza possa servire anche ad altri. 50 lavori in 50 settimane. Come hai avuto l’idea? Non dimenticarti la cosa più importante: in 50 Stati. Dopo la laurea ho avuto grosse difficoltà nel trovare un lavoro. Ho fatto più di 40 colloqui ma nulla. Ho anche tentato con il volontariato, tanto per iniziare un mestiere ma senza successo. L’idea mi è venuta perché avevo vissuto in 6 stati diversi e, essendo curioso di conoscerli in modo più approfondito, ho pensato che avrei potuto lavorare in ogni stato del mio paese. Questo mi avrebbe permesso di confrontarmi con culture differenti. Come hai fatto a trovare questi lavori, è stato facile? Hai lavorato tutte le settimane? Sì. Lavoravo da lunedì a venerdì e mi spostavo nel fine settimana. Il mio progetto sarebbe stato impossibile per una persona senza soldi, auto, assicurazione, casa, ect… Ho davvero faticato per avere tutto questo. La maggior parte dei lavori li ho trovati attraverso Google e poi chiamando direttamente. Perché solo 1 settimana? Non pensi che ci voglia più tempo per imparare un mestiere? Imparo veloce, puoi domandarlo ai miei datori di lavoro. All’inizio pensavo che non avrei avuto abbastanza soldi per mantenermi per un anno così ho ridotto il periodo a una settimana. Invece, in ogni stato, ho trovato famiglie gentili e generose che mi hanno ospitato. Cosa ti aspettavi di trovare? Volevo sperimentare il modo di vivere degli americani. Ho trovato persone, luoghi e lavori interessanti. Tutte cose che ignoravo quando vivevo in California. Qual è la cosa che più ti ha sorpreso? Non avrei mai pensato che degli sconosciuti mi potessero accogliere in casa loro. Ho vissuto con amish, arabi, cowboys, indiani, rednecks (abitanti delle zone agricole del sud), latini, afro-americani, ebrei ed hawaiani. Attualmente hai un lavoro? Sto lavorando per l’università. Sto creando un programma semestrale il cui obiettivo è aiutare i ragazzi a trovare il lavoro a cui sono interessati prima di entrare all’università. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Fare il docente universitario e lo scrittore. In Italia i giovani hanno grosse difficoltà nel trovare un’occupazione. Hai qualche consiglio da dare ai lettori di Puntodivista? Per ottenere un lavoro bisogna saper rischiare ma anche essere perseveranti, adattabili e tolleranti. Di tutto questo parlo nel mio libro che uscirà a gennaio 2011. Grazie! Grazie mille a voi.
Barbara Donat-Cattin 13 aprile 2010 Link al pdf versione inglese Link al sito di Daniel Seddiqui |