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Che cosa fu il "preambolo"?

Trent’anni fa il congresso della DC che ebbe come protagonista Carlo Donat-Cattin

Trent’anni or sono, alla fine del febbraio 1980, durante il congresso della Democrazia Cristiana venne scritto da Carlo Donat-Cattin il “preambolo”. Un documento che modificò la linea politica della DC e fece prevalere l’alleanza con i socialisti e gli altri partiti laici rispetto a quella “solidarietà nazionale” con il Partito Comunista, figlia dell’emergenza seguita all’assassinio di Aldo Moro. Trent’anni anni sono passati e il giudizio sul “preambolo” divide gli storici e soprattutto i cattolici impegnati in politica. Donat-Cattin e CraxiSecondo  quella sinistra democristiana che si richiamava alla corrente di  “Base”(De Mita, Galloni, Martinazzoli) fu l’inizio del via alla presidenza Craxi con tutte le conseguenze negative che portarono alla liquidazione della prima Repubblica. Al contrario per la sinistra sociale della DC come per Forlani e Piccoli fu la fine di quella “solidarietà nazionale” che rischiava di rendere subalterno il partito dei cattolici alla “egemonia gramsciana” ed alla forza organizzativa e alla macchina elettorale dei comunisti.

Due visioni contrapposte che hanno segnato non solo gli anni Ottanta ma continuano a dividere ancora oggi. La spiegazione più semplice si può leggere ancora nell’intervista a Donat-Cattin di Paolo Torresani (Vallecchi 1980): “Non ho mai considerato l’ipotesi di un partito comunista che diventa in certo qual modo socialdemocrazia, in sostanza l’ipotesi di Scalfari e di parecchi nostri amici democristiani… La rappresentatività di classi e di energie nuove sono tutti elementi che sospingono a cercare il pieno coinvolgimento del partito comunista nella vita dello Stato democratico, ma senza abbandonare il compito storico che la DC ha esercitato e continua a esercitare: quello della garanzia  delle istituzioni e della gestione democratica. La questione comunista è aperta: seria, importante e grave”. Le vicende internazionali degli anni Ottanta, così come i legami che il PCI tenne con l’Unione Sovietica, confermano che fin dopo la caduta del muro di Berlino queste condizioni di collaborazione e di governo furono, al di là delle polemiche, “fuori dalla storia”.

Link al preambolo

Alessandro Parola
info@alessandroparola.it

23 marzo 2010

 
 
 
     
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