Quando si faceva la Costituzione

Un bel libro di Telemaco e Grazia Tuzi sulla Comunità del porcellino

Nel best-seller del 2007 La Casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, che ha superato il milione e mezzo di vendite, è stata data un’impietosa fotografia della politica italiana. Con un’inchiesta basata su reportage e documenti ufficiali i due giornalisti hanno messo in luce sprechi, scandali e privilegi ingiustificati della classe dirigente degli ultimi 20 anni.
Se hanno voluto citare esempi positivi, Stella e Rizzo hanno dovuto cercare perlopiù all’estero. Uno dei pochi casi italiani citati è quello della Comunità del porcellino, un cenacolo nato ai tempi dell’Assemblea Costituente che ha accolto alcuni dei cattolici protagonisti di quella stagione: da Giuseppe Dossetti a Giorgio La Pira, da Amintore Fanfani a Laura Bianchini, da Giuseppe Lazzati ad Angela Gotelli. Per mettere a confronto lo spirito di generazioni diverse di classi politiche, è stato rievocato l’episodio di quando La Pira scambiò involontariamente il proprio cappotto con quello di Lazzati, poi regalato a un povero incontrato per strada.
A raccontare le vicende di quella singolare comunità è un libro fresco di stampa scritto a quattro mani da Telemaco e Grazia Tuzi, nipoti delle sorelle Pia e Laura Portoghesi, che diedero ospitalità ai giovani costituenti nel civico 14 di via della Chiesa Nuova, a due passi da piazza Navona e da Montecitorio. Quando si faceva la Costituzione raccoglie i ricordi e le testimonianze, oltre a lettere e foto d’epoca, su un gruppo nato da circostanze goliardiche (l’abitudine a definire gli avversari dei «porci» portò un giorno a fondare l’ordine del porcellino, di fronte a una tavola imbandita con al centro una succulenta porchetta al forno), ma che ebbe poi un punto di riferimento proprio in quell’esperienza comunitaria. In casa Portoghesi si visse come una famiglia allargata, dal 1946 in poi, e ospiti eccezionali la frequentarono, da De Gasperi a Moro, da Maritain a padre Gemelli. Fu un crocevia di incontri e una sorta di fucina della nascente repubblica italiana.
Gli aneddoti raccontati alla nipote da Laura Portoghesi hanno avuto per anni il fascino di fiabe. Ma la storia di quella casa e delle persone che vi hanno vissuto mentre «facevano la Costituzione» non era ancora stata abbozzata. Questo libro, che tanto ha da insegnare, soprattutto ai giovani, è un emblema significativo di un modo di pensare e vivere la politica, intesa non come esercizio di potere ma come autentico servizio a favore della comunità.

Alessandro Parola

21 dicembre 2010