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Punti di vista

Forum Nucleare VS Greenpeace

È curioso notare che, a pochi mesi dal referendum che chiamerà gli italiani a scegliere riguardo alla privatizzazione dell’acqua, all’eliminazione del legittimo impedimento e -tema di grande attualità- al ritorno all’energia atomica, sia stata sospesa la pubblicità del Forum Nucleare.
Lo spot, infatti, è stato bloccato il 22 Febbraio dalla decisione del Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria che lo ha definito “ingannevole”; l’allarme, era arrivato alcuni mesi prima da Greenpeace che, sin dal mese di Dicembre, aveva denunciato  il messaggio mandato in onda come volutamente persuasivo e di parte.

Forum Nucleare VS GreenpeaceLa pubblicità è molto semplice: svariate coppie di gemelli si sfidano a colpi di affermazioni pro o contro il nucleare mentre giocano a scacchi, il telespettatore viene invitato a consultare il sito www.forumnucleare.it per poter indicare il proprio parere circa l’argomento.
Peccato che, navigando sul sito indicato, la fisionomia di neutralità con cui si presentava televisivamente lo spot viene subito sostituita da una sfacciata campagna a favore del nucleare.
Si può notare che la pagina web dà più spazio ad esperti con tesi favorevoli rispetto a quelli con parere contrario; il sito cerca di mettere in primo piano le notizie sui segnali di stabilizzazione a Fukushima, come a voler convalidare l’idea che il rischio di catastrofe nucleare non toccherà il Giappone, nonostante quest’ultimo sia stato colpito dal fortissimo terremoto del Marzo scorso.  Spostando poi lo sguardo sulla pubblicità, dopo un’attenta analisi, si può notare che la voce favorevole all’energia nucleare è l’unica che può controbattere, avendo l’ultima parola su pensieri e dubbi posti in questione.
Di tutta risposta Greenpeace ha prodotto un contro-spot in cui mette in evidenzia le contraddizioni presenti nella propaganda del Forum Nucleare. Tre sono i punti messi in rilievo dall’associazione ambientalista: mentre la pubblicità afferma che “le scorie si possono gestire in sicurezza”, viene fatto notare che l'industria nucleare non ha ancora trovato una soluzione per la gestione a lungo termine dei rifiuti radioattivi; l’uranio, materia prima con cui vengono alimentate le centrali, è una fonte di energia non rinnovabile e limitata nel tempo; infine Greenpeace incoraggia a puntare su uno scenario energetico rinnovabile al 100%.
Cosa voterà il Paese il 12 e 13 Giugno? Secondo l’ultimo sondaggio europeo sul tema nucleare dello scorso marzo (Eurobarometro) 55 su 100 italiani pensano che i rischi del nucleare siano superiori ai benefici.
Fare delle previsioni è difficile, ma stando all’informazione fuorviante e ingannevole che ci fornisce la televisione, sarà dura la scelta degli italiani che non hanno ancora un’idea precisa riguardo al nucleare.
Un po’ come chi, in procinto di imparare a giocare a scacchi, ha un maestro che è più interessato a vincere che a insegnare.

Barbara Montrasio

19 aprile 2011

 
 
     
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