NOI = Italia
Ho partecipato al convegno organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin in occasione delle celebrazioni per il 150 anniversario dell’unità d’Italia. Tema dell’incontro il ruolo dei cattolici durante il Risorgimento. Alcuni storici di grande calibro hanno risposto alla domanda provocatoria: “Cattolici, nemici dell’unità?”. Nel corso dell’evento è stato proiettato il cortometraggio che ha partecipato al concorso Unità d’Italia, 150 anni insieme, tra utopia e disincanto, realizzato dagli alunni della classe 5 D del Liceo scientifico Gino Segré. Il corto ci ha prepotentemente riportato all’attualità dei nostri giorni. Siamo passati da un clima molto “risorgimentale” a un clip che ha messo “in luce le motivazioni della convivenza civile oggi, a 150 dall’Unità”. Il video, favorevolmente accolto dai giovani presenti in sala, è stato criticato da uno dei relatori, il professore Ernesto Galli Della Loggia. Lo storico ha sottolineato come, ancora una volta, siano stati trattati in modo banale i soliti problemi italiani come la mafia o la corruzione. “Ma è possibile che questi ragazzi vedano solo questo a 150 anni dall’Unità d’Italia?”, ha detto Galli della Loggia. Questi però sono effettivamente i maggiori cancri della nostra nazione e gli studenti, a ragion veduta, ritengono che solo sconfiggendoli l’Italia possa essere risanata. Galli della Loggia ha anche evidenziato una mancanza di approfondimento del tema dell’utopia, dovuta al crescente pessimismo delle giovani menti. Caro professore, pur stimandola molto, devo contraddirla. Il tema dell’utopia è ampiamente affrontato nel finale del video dove si immagina la risoluzione dei problemi in modo da garantire, in futuro, una maggiore unità dell’Italia e anche degli italiani. Una critica dura che dal corto è stata estesa ai ragazzi, accusati di scarso pragmatismo. Una chiara manifestazione di scarsa fiducia riguardo alle loro future azioni. Alla luce di quanto detto appare evidente che la nuova generazione affronta in modo diverso il tema dell’unità, con la consapevolezza di avere le capacità necessarie per migliorare il paese. Secondo il mio punto di vista, il cortometraggio è ben realizzato e trasmette, in modo originale, la voglia di cambiare e l’ottimismo dei giovani.
Valentina Axerio
22 marzo 2010
Guarda il cortometraggio
|