Il violento sisma che ha colpito l’Abruzzo ha lasciato una traccia indelebile nel ricordo dei sopravvissuti. Gli effetti del terremoto sono stati devastanti, ma nel dramma che ha portato via trecento persone e ha cancellato numerose abitazioni si aprono ora le speranze di un nuovo inizio.
La popolazione non smette di lottare, si rialza, riceve aiuti e ricomincia a sperare, anche grazie a quelle persone che quel passato lo hanno vissuto alcuni anni fa. Nel 2002 un paese del Molise, San Giuliano di Puglia, veniva colpito dal terremoto: 27 bambini e 1 maestra morivano. Oggi, San Giuliano offre ospitalità ai terremotati abruzzesi.
Attualmente sono tre i nuclei familiari ospitati, ma il sindaco si sta attivando affinché si rendano libere altre case per offrire un numero importante di posti letto. Oggi sono disponibili circa venti abitazioni, nell’arco di due mesi se ne potranno aggiungere molte altre.
Il villaggio di San Giuliano è diviso in due sezioni autonome con supermercati, chiesa, farmacia, ufficio postale, parco giochi. Questo centro, a pieno regime, contiene seicento posti letto.
A breve la popolazione molisana rientrerà nel proprio paese che, ormai, è quasi interamente ricostruito. Il centro abitativo che, a pieno regime, contiene seicento posti letto potrà essere dunque a disposizione dei terremotati abruzzesi.
Questa è la solidarietà di cui ci piace parlare, questa è l’Italia di cui andare fieri.
28 aprile 2009
Le immagini sono state concesse dal sindaco del paese di San Giuliano, Luigi Barbieri. È possibile ingrandire le immagini cliccandoci sopra. |