Dopo la scelta della Fiat, quale ruolo per Torino?
PDF Stampa E-mail

30 gennaio 2014

Benché fosse attesa da tempo, la notizia dispiace e solleva inquietudine. La decisione del management Fiat di portare la sede legale in Olanda e di pagare le tasse in Gran Bretagna, infatti, corrisponderà ad un'ulteriore svalutazione di Torino. Dopo il crac dell'Olivetti, dopo il trasferimento della sede di Telecom e delle principali banche piemontesi in Lombardia, e quello, ancora precedente, della Rai a Roma, quello che fu il centro economicamente più forte del paese rischia di diventare una città per la quale né le prospettive del cosiddetto terziario avanzato né quelle del turismo sembrano in grado di evitare il declino.

Certo, molti sindacati sembrano rassicurati dagli impegni assunti dall'azienda sul piano occupazionale - e se gli investimenti seguiranno alle promesse la cosa sarà molto positiva - ma la trasformazione della città da punto di riferimento e di guida del gruppo automobilistico, a “provincia dell'impero” non rassicura sul suo futuro. Per l'auto, lontana dai suoi nuovi centri direzionali, in Piemonte e in Italia le prospettive appaiono comunque precarie.

La politica locale deve interrogarsi sulle cause di quanto è avvenuto. Tutto risponde certo a valutazioni economiche accurate e inevitabili, ma anche a errori non solo politici e commessi a più livelli. Il Piemonte e Torino, penalizzati dalla geografia, dall’isolamento, rischiano di pagare un prezzo altissimo. E non gioverà loro certo lo stato di crisi dell’ente regione determinato dalle note vicende giudiziarie.

Insomma, si è a un bivio. Bisognerà scegliere se ci toccherà svolgere ancora un ruolo chiave per l'Europa o esserne periferia. È questo uno degli argomenti dei quali si parlerà il 17 febbraio alle 17.30 alla fondazione Donat-Cattin dove sarà presentato il libro di Bartolomeo Giachino: “Logistica e Trasporti, motore di sviluppo per il cambio di passo del paese”. Interverranno Gian Maria Gros-Pietro, Presidente del consiglio di gestione di Intesa San Paolo,  Gilberto Pichetto, Vice Presidente della Regione Piemonte, Mario Virano, presidente dell'Osservatorio Torino-Lione, Eleuterio Arcese, fondatore della maggiore impresa di trasporti del paese e Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil.

 
<< Inizio < Prec. 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 Succ. > Fine >>

Pagina 129 di 192