9 aprile 2014
Una pagina sovente ignorata, quella dell'opposizione al fascismo delle centinaia di migliaia di soldati italiani finiti nei campi nazisti per non aver voluto prendere le armi con l'esercito della Repubblica sociale italiana. Se ne parlerà lunedì prossimo, 14 aprile, alle ore 17 (l'ora è stata anticipata per ragioni tecniche) alla Fondazione Donat-Cattin, in via Stampatori 4, Torino. All'incontro parteciperanno il generale Franco Cravarezza, presidente vicario della sezione torinese dell'Associazione degli ex internati italiani, Corrado Borsa, uno dei curatori dell'opera e lo storico Bruno Maida, mentre Maria Giulia Donat-Cattin porterà una testimonianza sulla vicenda di Attilio Donat-Cattin, padre del leader della sinistra Dc. Sarà l'occasione di rivivere l'epopea di tanti cittadini che deposte le armi con il loro no, sfidarono il rischio di gravissime rappresaglie (migliaia di essi morirono per gli stenti, di altrettanti non si seppe più nulla), e riflettere, a pochi giorni dal 25 aprile, su una storia che rappresenta un tassello importante nel quadro della Resistenza e della lotta di Liberazione.
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