1 Marzo 2015
A cent'anni da quelle definite da D'Annunzio le "radiose giornate di maggio", che videro l'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale, la Fondazione DonatCattin si appresta ad avviare un progetto tramite la ricerca tra le fonti d'archivio e l'acquisizione di nuovi documenti per ricordare la scelta drammatica di fronte alla quale si trovarono ad agire i cattolici italiani. Costretti a scegliere tra il neutralismo (che li avrebbe posti contro il governo Salandra e la monarchia) e l'interventismo che li avrebbe costretti persino a sottacere le aspirazioni pacifiste del Vaticano, i cattolici si attestarono su posizioni differenti.
Il 9 maggio, si svolgerà un convegno a Torino nel quale si approfondiranno i temi di quei momenti. Ci saranno storici e studiosi, ci sarà Franco Marini, presidente del comitato storico scientifico per la Grande Guerra, ha preannunciato la sua presenza anche il ministro della difesa Roberta Pinotti.
La ricerca si avvarrà dei documenti dell'archivio Favero, personaggio di punta del neutralismo cristiano, e si propone di approfondire anche le figure di esponenti piemontesi dell'interventismo cattolico. La fondazione promuoverà poi una raccolta di documenti e testimonianze da parte di chi è vuole approfondire quella lacerante divisione di fronte alla tragedia della guerra.
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