Dieci di Torino Spiritualità, un lungo percorso, un itinerario che continua.
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di Luca Rolandi

23 settembre 2014

Dalle prime edizioni intitolate «Domande a Dio» del 2002 al 2005, con un taglio più artistico teatrale, allo sviluppo di una dimensione di ricerca e dialogo sui temi della spiritualità che ha portato nel capoluogo piemontese, centinaia di voci disposte a crescere e confrontarsi sui temi. Un mix vincente, come accade per altri festival dalla Letteratura alla Filosofia, dalla Mente all’Economica, nel quale il rapporto tra tema, relatori e partecipanti agli eventi è il modo di interagire e insieme crescere nella comprensione del mistero del rapporto tra umano e divino. Quante volte nella vita testa e cuore sono davvero buoni alleati? Sbilanciati su uno solo di questi versanti, si rischia di condurre una vita a metà. Imparare ad armonizzarli e a farli cooperare, significa scoprirci pienamente capaci di essere umani. Partendo da queste considerazioni nasce il tema 2014 di ToSpi  «Il cuore intelligente»,  combinazione formidabile di testa e sentimento nel quale la curiosità del pensiero e l’apertura del cuore che dal 2005 ad oggi ha guidato il lungo cammino di questo progetto sempre in evoluzione.

La rassegna coordinata dal Circolo dei Lettori di Torino, parte da un’affermazione che si propone quale filo conduttore dei cinque giorni di dibattito la necessità di unire le ragioni del cuore con l’intelligenza della mente e della ragione. Nel Libro dei Re, Salomone innalza una preghiera a Dio chiedendo che gli sia concesso «un cuore intelligente». Tre millenni dopo, gli fa eco Nelson Mandela, affermando che «una buona testa e un buon cuore sono sempre una combinazione formidabile». Due grandi saggi concordi nel dire che la massima espressione umana è nella sintesi tra ragione ed emozione. Ma quante volte testa e cuore sono davvero buoni alleati? Non accade piuttosto che ci arrendiamo alle sole logiche della ragione o ci lasciamo ciecamente guidare dalle «leggi del cuore»? O che, sbilanciati su un solo versante, facciamo del sentimento sentimentalismo, del pensiero rigore dogmatico? La decima edizione prova a rispondere a queste domande, inoltrandosi lungo tre sentieri. Quello dell’equilibrio, qualità indispensabile al cuore intelligente. Quello dell’attenzione, perché il cuore intelligente è prima di tutto un ponte verso gli altri. Quello della meraviglia, perché il cuore intelligente si fa stupire dalla vita, e così reincanta il mondo.

L’obiettivo da sempre di Torino Spiritualità è migliorare il buon risultato di pubblico, nel 2013 furono oltre 45mila presenze, ma soprattutto continuare a riflettere su questi temi. Quaranta i luoghi interessati dagli eventi che, per la prima volta, usciranno dal centro città per approdare anche nei quartieri periferici. Tanti i relatori e protagonisti, tra i quali il filosofo Carlo Sini, lo storico Alberto Melloni, il maestro spirituale induista Radhanath Swami, i teologi Bartolomeo Sorge e don Gino Rigoldi. Interessante il dibattito di sabato 27 settembre alle ore 10 al Teatro Carignano l’incontro con l’intellettuale Marek Halter, sul tema  Al cuore del potere, una riflessione sull’esercizio del potere e sulla sua doppia natura, in bilico tra volontà prevaricatrice e organo di giustizia e libertà.

 
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