La scomparsa di Sandro Fontana
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4 dicembre 2013

Per vent'anni era stato un punto di riferimento politico per gli amici di Forze Nuove. Storico, aveva incarnato quel filone culturale che dava più valore alla gente, al popolo che non alle elites economiche e borghesi che sotto sotto contestavano le conquiste dei ceti subalterni, garantite dall'impegno dei cattolici democratici durante i quasi 50 anni nei quali erano stati alla guida del paese.

Sandro Fontana, era nato a Marchino in provincia di Brescia il 15 agosto 1936. Era stato professore di Storia Contemporanea presso L’Università Statale di Brescia. La sua carriera politica lo aveva portato prima al consiglio regionale della Lombardia, poi al parlamento. Collaboratore tra i più stretti di Carlo Donat-Cattin, dal 1979, al momento dell'uscita di Guido Bodrato dalla corrente di Forze Nuove, era diventato il confidente più ascoltato del leader della sinistra democristiana.

Per breve tempo fu anche vice segretario nazionale della Dc con De Mita, fu direttore del Popolo e in quella veste fu l'autore dei corsivi più caustici che venivano puntualmente ripresi dai quotidiani nazionali, quasi fossero la risposta a quelli che Bettino Craxi scriveva per l'Avanti firmandoli “Ghino di Tacco”. Utilizzava lo pseudonimo Bertoldo, quasi a dire di volersi porre alla scuola del buonsenso popolare che caratterizzava quel personaggio letterario.

Fu Ministro dell'Università nel governo Amato. Con la fine della Dc fu tra i soci fondatori del CCD, parlamentare europeo e vice presidente del Parlamento europeo.

Negli ultimi tempi collaborava con con l'Associazione amici di Donat-Cattin di Bergamo e Brescia e con l'Associazione Giovani Idee, che organizza annualmente il concorso per le scuole superiori italiane e internazionali.

Tra i testi che pubblicò: La controrivoluzione Cattolica, I cattolici e l'unità sindacale, L'identità minacciata. Concesse a Nicola Guiso un'intervista raccolta in un libro che analizza e ripercorre la storia politica di Carlo Donat-Cattin.

La Fondazione Donat-Cattin lo ricorda come grande amico e intelligente uomo di cultura e porge le più sentite condoglianze alla moglie, al fratello e a tutta la famiglia.

 
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