La selezione di amministratori competenti, di politici attenti ai bisogni dei cittadini, ma soprattutto non prede delle mode e dei ritmi imposti dal mondo dei media, è uno dei compiti di un sistema democratico all'altezza della situazione.
E' l'argomento del nuovo libro di Giorgio Merlo: “Renzi e la classe dirigente”, (Edizioni Rubbettino) che sarà presentato alla Fondazione Carlo Donat-Cattin il 28 novembre alle 17,30. Il dibattito, presente l'autore, sarà moderato da Luigi La Spina, editorialista politico de La Stampa, e vedrà impegnati il presidente della regione Piemonte, Sergio Chiamparino, l’ex presidente nazionale del Pd, Gianni Cuperlo e il segretario regionale del partito, Davide Gariglio.
La riforma del sistema elettorale, con il tanto discusso italicum, ha mosso un confronto che, anche nei suoi aspetti più banalmente tecnici, ripropone gli interrogativi che sorgono tra i cittadini: come fare affinché sia l’elettore a scegliere i suoi dirigenti e non i capi dei partiti a scegliere i loro rappresentanti nelle istituzioni? Come confrontare la competenza dei candidati che si propongono per i maggiori incarichi?
Di fronte ai rischi di avventurismo, professionismo politico o improvvisazione, Giorgio Merlo con il suo lavoro tenta di lanciare qualche provocazione e dare alcune risposte. Evidente in lui la consapevolezza che la forma partito, caratteristica della prima repubblica e funzionante in moltissimi paesi del mondo, rappresenti la risposta giusta ai problemi di selezione.
E’ tuttavia una risposta che in una opinione pubblica dominata da spinte derivanti dalle emergenze, vere o presunte, e dal rifiuto di forme politiche tradizionali (che negli ultimi tempi hanno davvero lasciato troppo a desiderare) apre spazio anche a diversi giudizi. Da quelli del presidenzialismo a quelli della democrazia plebiscitaria dai contenuti più o meno autoritari. Se ne parlerà in via Stampatori 4 nel salone della fondazione.
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